CEPI è stata premiata come Welfare Champion nell’ambito di Welfare Index PMI, una selezione promossa da Generali Italia delle piccole medie imprese italiane più virtuose in ambito welfare, scelte tra più di 6.500 partecipanti alla ricerca. Ci ha rappresentato all’evento Sandra Ceccarelli, nostra Rappresentante Legale e CFO.

Come tutti noi in CEPI, Sandra crede profondamente nel valore della restituzione, alla base delle 5 P che tracciano il nostro ethos aziendale. Da sempre, siamo convinti che le persone con cui lavoriamo devono trarre vantaggio da ciò che facciamo. Le nostre politiche di welfare si sono sviluppate a partire da questo principio: un investimento in ascolto e cura che avvantaggia tutti, e che continueremo a perfezionare nel 2023 e negli anni a venire.

Secondo l’indagine di Welfare Index, le PMI con un programma di welfare ricco non solo generano un impatto positivo su persone e comunità (favorendo l’occupazione di giovani e donne, promuovendo inclusione e diversità, incentivando formazione e sviluppo), ma tendono a vedere aumenti di produttività e fatturato. Non ci sorprende: nella nostra realtà possiamo verificare tutti i giorni che considerare il lavoro un progetto condiviso nel quale i dipendenti si rispecchiano (e dal quale ricevono non solo un salario ma significative tutele e benefici) si traduce in coesione e identificazione, oltre a rendere credibile l’azienda e creare la base per la fiducia necessaria a superare i momenti più critici.

“Il COVID ha rappresentato la più grande sfida con cui CEPI ha dovuto confrontarsi, e siamo convinti che uno dei motivi per cui il sistema ha retto sia l’autentica coesione interna e la fiducia accordataci,” dice Sandra. “Non abbiamo ridotto nessuno degli investimenti avviati in assunzioni, formazione, welfare e sostenibilità. Ci ha reso molto più credibili coi i dipendenti.”

Insomma, oltre al chiaro senso etico e sociale di una scelta importante sul welfare, è indubbio che si trasformi in un elemento di traino per tutto l’attività del grande organismo azienda. Sandra lo sottolinea: “Un’azienda che valorizza il welfare è molto più solida. Solo le imprese con un programma efficace riescono a rimanere forti sul mercato anche nei momenti difficili. Mi conferma che anche rispetto a queste tematiche l’Italia è piena di realtà molto professionalizzanti e innovative. Tutta la mia esperienza in CEPI mi dimostra che alle persone, specialmente a quelle più giovani, non interessa solo un riscontro salariale, ma vogliono sentirsi parte di qualcosa di più grande.”

“All’evento di Welfare Index ho incontrato un comparto PMI molto dinamico e frizzante,” aggiunge Sandra. “E sono molto soddisfatta della riprova che le imprese dove le donne sono molto rappresentate sono fra quelle con una componente welfare molto alta. Segno di alta conciliazione e di soddisfazione e gratificazioni sul lavoro.”

In Italia, il welfare aziendale continua a crescere con oltre il 68% delle PMI oltre al livello base. Continuiamo così insieme nel 2023.

Ringraziamo il progetto Welfare Index e Generali Italia per l’indagine e questa bella occasione di confronto.

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Per maggiori informazioni su Welfare Index → www.welfareindexpmi.it